martedì 7 novembre 2017

H-Le narrazioni della cosa artificiale

Oggi vi riportiamo due fatti interessanti riguardanti l'avorio artificiale, il primo di tipo storico e il secondo d'attualità.

-Fatto storico:

Nel lontano 1863 una ditta di New York, di nome Phean e Collender, offrì un premio di 10000 dollari per trovare un sostituto dell'avorio nella produzione di palle da biliardo.
Fino ad allora infatti si utilizzavano le zanne degli elefanti per produrre le suddette palle (un dente produceva al massimo 8 bocce), agli inizi del 1800 però, il gioco del biliardo era divenuto ormai molto popolare e per questo i produttori di tavoli erano preoccupati di poter rimanere privi della loro materia prima, l'avorio.
Per questo motivo la Phean e Collender indisse questo concorso ed è qui che entra in scena il protagonista della nostra storia, l'inventore americano, John Wesley Hyatt.
Fu proprio il nostro John che, con l'aiuto del fratello Isaiah, partecipando a questo concorso finì per scoprire la celluloide. Materiale che fu utilizzato per sostituire l'avorio animale ma soprattutto che trovò largo utilizzo e la sua fortuna nel campo fotografico e cinematografico (le pellicole cinematografiche furono realizzate per più di 50 anni in celluloide).

-Fatto attuale:
Bryan Christy è un giornalista investigativo del National Geographic e ha svolto una missione molto interessante: "cacciare i cacciatori di elefanti".
Christy ha infatti chiesto al taxidermista George Dante di realizzare delle false zanne di elefante con all'interno un GPS e grazie ad esse è riuscito così a tracciare i percorsi dell'avorio di contrabbando.
Per una lettura più approfondita lasciamo il link del sito da cui abbiamo tratto la notizia:
http://www.iflscience.com/plants-and-animals/journalist-embeds-gps-fake-tusks-track-ivory-smuggling-route/


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